Primarie PD in Campania, De Luca batte Cozzolino anche su Facebook

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Manifesto delle Primarie PD 2015 in Campania dove havinto De Luca contro Cozzolino
Manifesto delle Primarie PD 2015 in Campania dove ha vinto De Luca contro Cozzolino

*Premessa: l’approfondimento non vuole dare giudizi politici sui due principali concorrenti alle Primarie del PD in Campania ma si limita a stilare un’analisi di come Vincenzo De Luca ed Andrea Cozzolino abbiano gestito la campagna elettorale su Facebook.

Vincenzo De Luca batte Andrea Cozzolino alle urne ed anche su Facebook. È questo il responso che viene fuori dopo un’attenta valutazione di come i due candidati PD si siano comportati sul social network più famoso al mondo. E, se De Luca ha vinto con il 52% le Primarie in Campania (fonte) contro il 44% di Cozzolino, proprio su Facebook la differenza è stata ancora più netta. Non è soltanto il numero dei fan (quasi 17mila per la pagina di Cozzolino e poco meno di 135mila per la pagina di De Luca nel momento in cui il presente scritto è stato pubblicato: il 2 marzo 2015 ore 23:40) ma c’è molto altro. Lo staff di De Luca ha curato in maniera pressoché perfetta la pagina Facebook dell’ex Sindaco di Salerno. Lo stesso, però, non si può dire per Cozzolino, dove sono stati commessi diversi errori.

De Luca e Cozzolino: due mondi “social” completamente diversi

Prima di entrare nel vivo della questione, una piccola annotazione: Andrea Cozzolino e Vincenzo De Luca sono due persone completamente diverse. Il primo, in politica da oltre 20 anni, è di vecchio stampo: impostato, sempre ben vestito ed un linguaggio “politichese”. Il secondo, anch’egli in politica da diverso tempo, ha un linguaggio più diretto e molto meno formale: non a caso, alcuni suoi video sono ormai un “cult” su YouTube, come per esempio il celebre attacco a chi imbratta i muri della città (video visibile qui). Video  a cui, ovviamente, hanno fatto molto ricorso lo staff dell’ex deputato durante la campagna elettorale per le Primarie del PD in Campania.

– Partiamo dagli argomenti più importanti, per esempio le vicende giudiziarie che hanno coinvolto Vincenzo De Luca. Condannato in primo grado per abuso d’ufficio nonché candidabile per le Primarie ma decaduto da Sindaco di Salerno il tre febbraio per effetto di una sentenza del Tar (fonte), lo staff del candidato PD alla Presidenza della Regione Campania ha pubblicato per conto di De Luca un post su Facebook (leggibile a questo link) in cui esponeva il punto di vista dell’ex Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti nel Governo Letta e cosa intendesse fare da quel momento in poi. Indipendentemente da chi abbia ragione, massima chiarezza verso i propri elettori. E Cozzolino? Silenzio tombale. Mai un accenno – almeno su Facebook – su ciò che è successo a De Luca. In pratica, ha gettato un assist al vento. Il tre febbraio, infatti, si è limitato a pubblicare due video (visibili qui e qui) dove ha parlato in politichese. L’unico vero attacco a De Luca è datato 28 febbraio dove con un post afferma:”Questa storia che la ‪#‎Regione‬ si possa governare con la logica dell’uomo solo al comando è un’idea folle. Anche i grandi leader hanno alle spalle una forte e motivata classe dirigente. Io conto molto sul risultato di ‪#‎Salerno‬, qui dobbiamo liberare energie, forze e rappresentanze territoriali che sono state compresse dalla logica dell’uomo solo al comando. Facciamo saltare il tappo“. Nessun accenno nemmeno a ciò che successe nel famoso 2011 in occasione delle Primarie per il Sindaco di Napoli: in quell’occasione, infatti, ci furono accuse di brogli elettorali suscitando dei dubbi perfino in Walter Veltroni, non certo l’ultimo arrivato. Soltanto il 2 marzo 2015, in questo post, fra le altre cose, Cozzolino fa un riferimento alla problematica dei cinesi scrivendo: “Dopo la giornata di ieri spero finisca la vulgata su di me come uomo dei cinesi o di potere. La verità è che sono un combattente e continuerò ad interpretare il mio impegno politico con passione e determinazione“.

Vincenzo De Luca, vincitore delle Primarie PD in Campania 2015
Vincenzo De Luca, vincitore delle Primarie PD in Campania 2015 fonte: Wikipedia – Presidenza della Repubblica

– Altro punto: la rappresentazione reale e la rappresentazione “social”. Una delle regole più importanti per chi cura campagne politiche è il trasportare le caratteristiche reali sui social. Se, come detto qualche rigo più su, con De Luca è stato molto più semplice e, quindi, il suo staff è riuscito nell’intento, ciò non si può dire che sia stato fatto con Andrea Cozzolino. Una domanda sorge spontanea: se Cozzolino è un uomo d’altri tempi e, oggettivamente, non carismatico perché puntare su video che generano sentimenti che nulla hanno a che vedere con lo stesso Cozzolino? Perché cercare di trasformare l’ex Assessore Regionale in una persona diversa? Che attinenza ha lo sport (a cui si fa riferimento in un post del 21 febbraio dove c’è l’hashtag #io, quantomeno discutibile)? E perché puntare su video che  – seppur coinvolgenti – rischiano di essere un boomerang (vedere post del 18 febbraio)? Si è commesso lo stesso errore che fece Mario Monti in occasione delle ultime elezioni politiche. Errori che ha sottolineato benissimo youtrend.it: un politico sui social deve rivelarsi per ciò che è, non per ciò che vorrebbe essere. Ritornando a Cozzolino: non sarebbe stato meglio rimarcare questa differenza con De Luca piuttosto che inseguirlo sullo stesso terreno? Un errore che è costato davvero caro.

– Terzo punto: la lunghezza dei post. Facebook, nonostante non dia praticamente un limite di lunghezza ai post, è un social diretto. Gli utenti devono essere colpiti subito e, quindi, non hanno tempo né voglia per leggere interi post (del resto, basta fare un semplice test e chiedere quante persone “saltano” i post lunghi, a meno che non siano davvero interessati). Un aspetto interessante, infatti, è l’assenzanei post di De Lucadella scritta “Read More”: in poche righe, è riuscito a concentrare tutto ciò che doveva dire. I post di Cozzolino, invece, avevano spesso soltanto l’anteprima poiché erano davvero lunghi (come per esempio quelli del 16 febbraio ed il 7 dello stesso mese). Errore davvero molto grave poiché le elezioni si vincono convincendo le persone a votarti e, se legge chi già ti vota, non ha alcun senso. Un discorso si può sempre ridurlo. Facebook non è un post dove si possono inserire i comunicati stampa sempre e comunque ma necessità di immediatezza e velocità. I comunicati stampa servono per i giornali e siti web.E basta.

 

– Quarto punto: gli slogan ed i tag. Entrambi hanno scelto due slogan: #CampaniaInsieme e #Insieme per Cozzolino e #MaiPiùUltimi e #CambiareOra per De Luca. Prima problematica: nell’immagine di copertina di Cozzolino non è presente lo slogan ma soltanto un (come al solito lungo) pensiero: “Io voto Andrea con la testa e con il cuore”. Inoltre, è inspiegabile – almeno dal di fuori – la creazione della pagina Facebook “Campania Insieme che viene taggata molto spesso nei post. Per quale motivo viene taggata continuamente? “Campania Insieme” è una pagina legata alla figura di Andrea Cozzolino a cui, presumibilmente, lavora lo stesso staff. O, quantomeno, se dovessero essere due staff, dovrebbero interagire continuamente. Taggare una pagina collegata è spesso sinonimo di autoreferenzialità. Per non parlare dei continui tag al Partito Democratico nazionale e campano. Infine, i due slogan si assomigliano tanto. Troppo: a quel punto, si poteva insistere soltanto su uno. Oltretutto, gli hashtag vengono usati molto meno frequentemente di quanto faccia Vincenzo De Luca con i suoi #MaiPiùUltimi e #CambiareOra che sono praticamente un leit motiv. Si vince anche con gli slogan o, quantomeno, con parole che rimangono nella mente delle persone. Possibile che Renzi con i suoi #lavoltabuona e #rottamazione non abbia insegnato nulla? Forse quando De Luca, in un’intervista a “il Corriere del Mezzogiorno” consultabile qui, sosteneva di essere lui il renziano si riferiva anche alla capacità di saper usare gli hashtag e gli slogan.

Andrea Cozzolino, sconfitto alle Primarie del PD in Campania
Andrea Cozzolino, sconfitto alle Primarie del PD in Campania fonte: andreacozzolino.eu

– Quinto (ed ultimo) punto: le curiosità. Vero, si potrebbero scrivere altre decine di righe sulla campagna elettorale svolta su Facebook da parte di Cozzolino e De Luca, ma è meglio chiudere con due curiosità: una per parte.  Possibile che un personaggio molto divisivo come Cozzolino (su cui si scagliò anche l’attuale vicepresidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio nel lontano 2009) non abbia avuto praticamente mai commenti negativi? Ovviamente qualcuno potrebbe pensare che possano essere stati cancellati le opinioni negative ma senza prove non si possono fare ipotesi. Però è quantomeno curioso. Possibile che nemmeno un elettorale di De Luca abbia avuto il pensiero di criticare Cozzolino in bacheca? Oppure qualcuno che faccia il riferimento a ciò che successe a Napoli nel 2011? Può essere anche che sia così, per carità. Però il dubbio, ad un utente attento, può sempre venire. Persino Renzi, il politico che gode della fiducia di circa il 50% della popolazione italiane, ha la bacheca in cui sono presenti anche commenti negativi ed insulti. Commenti negativi presenti anche sulla bacheca di De Luca. Bacheca di De Luca che, però, è “chiusa”: nel senso che è impossibile scrivere un post pubblicamente. Non si riesce a trovare una motivazione (è una delle pochissime pecche della pagina di De Luca). Sulla pagina di Cozzolino, invece, si può scrivere tranquillamente. Anche se, comunque, anche qui ci sono praticamente solo commenti positivi.

Dopo questo lungo (e tranquillamente opinabile) approfondimento, non resta che attendere le prossime mosse su Facebook di Stefano Caldoro, candidato del centro-destra in Campania, e De Luca. Per gli appassionati e studiosi di comunicazione politica, non c’è tempo di annoiarsi.

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