Legge elettorale: e se le liste bloccate avvantaggiassero il M5S?

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Piccola provocazione: e se le liste bloccate della legge elettorale avvantaggiassero il Movimento 5 Stelle? Sembra paradossale, ma potrebbe essere così. I motivi sono tre: con le preferenze, il “mercato dei voti” è molto, molto probabile e quindi il Movimento 5 Stelle avrebbe la peggio.

Beppe Grillo fonte foto: Wikipedia - flicrk.com Giorgio Brida
Beppe Grillo fonte foto: Wikipedia – flicrk.com Giorgio Brida

Oppure, semplicemente, si voterà il fratello del cugino del cognato dello genero come spesso accade nei comuni piccoli. Un esempio? Basti vedere la differenza tra i voti presi alle Comunali, dove ci sono le preferenze, e alle Politiche, dove si è votato con il “Porcellum”. Terza ipotesi: chi si trova in una posizione dove non ha nessuna speranza di essere eletto, forse non farà neppure la campagna elettorale e quindi i suoi voti andrebbero dispersi. E, con gli elettori disgustati dalla politica tradizionale, parecchi potrebbero optare proprio per il Movimento 5 Stelle.

Si dirà: e allora perché i pentastellati si battono per le preferenze? Semplice: è scritto nel loro programma e hanno organizzato un V-day (8 settembre 2007) proprio sulle modifiche da effettuare alla legge elettorale. E, poi, una battaglia per le preferenze può portare altri voti.

Insomma, Renzi e Berlusconi potrebbero commettere un clamoroso autogoal rischiando addirittura di far andare al secondo turno (qualora dovesse essere approvato l'”Italicum“) il Movimento 5 Stelle.

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