Totovoto e la Guerra dei Mondi

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Forse, anzi, di certo, azzardo un paragone improponibile se metto sullo stesso piano totovoto.net con la Guerra dei Mondi di Orson Wells, che nel 1938 fece credere a larga parte dei radioascoltatori della CBS che gli Stati Uniti stavano subendo l’invasione di alieni ostili. Le indagini sociologiche che ne scaturirono provarono a misurare, per la prima volta nell’età contemporanea, gli effetti che un mezzo di comunicazione di massa può esercitare nel controllare, indirizzare, gestire la formazione dell’opinione pubblica.

Il paragone, lo riconosco da subito, non regge il confronto. Me ne scuso con Welles e con i pochi lettori.

Però, in sedicesimi, il test di totovo.net, limitatamente alla comunità elettorale di Sant’Agata de’ Goti, può aiutarci a comprendere gli effetti diretti e indesiderati che un mezzo di comunicazione di massa “freddo” (quando il sociologo Marshall McLuhan ha proposto la sua classificazione tra media caldi e freddi, il web ancora non aveva fatto la sua comparsa nel panorama dell’info-comunicazione, però, considerati i criteri elaborati all’epoca, internet rientra nella famiglia dei cold media) può determinare in brevi periodi e in contesti limitati.

Le reazioni sono state molteplici, c’è chi al cospetto di una novità si è mostrato, legittimamente, diffidente. Chi ha provato a polemizzare, altri a interpretare il senso dell’esperimento mediale. Altri ancora, invece, hanno roboticamente utilizzato lo strumento senza interessarsi o soffermarsi sulle implicazioni socio-comportamentali.

Ebbene, in questo ventaglio eterogeneo di reazioni e contro-reazioni che hanno acquisito in poche ore una velocità virale, il mezzo internet è rimasto in buona sostanza fermo, neutrale, ma l’utente si è lasciato ingabbiare e risucchiare dalla dinamica del voto virtuale.

Totovoto.net è e rimane un misuratore genuino del gradimento popolare rispetto a potenziali candidature. Nell’utilizzo finale da parte di taluni utenti, anche per una scelta iniziale da parte del team di sviluppo del sito di non porre filtri o limiti al numero di voti da poter esprimere (si pensava in una maggiore maturità da parte degli utenti e in un maggiore fair play), è mutato in un misurato dopante del gradimento popolare. Questa prima alternazione ne ha innescato a cascata tante altre degenerando in modo esponenziale in poche ore.

In sintesi, qualunque sia il mezzo scelto ciò che conta non è il suo valore oggettivo ma la gestione soggettiva dello stesso che può generare comportamenti virtuosi o devianze strumentali.

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