La maledizione del ventennio

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La maledizione del ventennio colpisce ancora. Alla fine, il dato politico della decadenza di Silvio Berlusconi, segna la fine del centro destra italiano. Una fine apparente stando agli ultimi sondaggi di EMG per La 7 che danno la coalizione dell’ex casa della libertà in vantaggio su centrosinistra e cinque-stelle. Stando ai numeri, una fine politica più che elettorale. Dal giorno della sua discesa in campo ha creato consensi, unito ed in qualche modo creato il centrodestra, riuscendo a frantumare la destra italiana riabilitata e rivisitata dalla “svolta di Fiuggi”. Con Gianfranco Fini, politici e militanti hanno mestamente spento la fiamma e si sono aggregati al mix di esperienze e storie politiche in seno a Forza Italia. Lo stesso uomo di Arcore lascia la scena politica con la destra disgregata e frustrata con più anime che uomini e qualche parossistico tentativo di ridare corpo ad un’idea di visione del paese. La fine del centrodestra coincide con la fine di un ventennio, di un’epoca che ha segnato lo stivale. Dal 27 novembre con il presidente del Milan fuori dal parlamento il corso degli eventi prenderà una piega diversa, nonostante le migliaia di persone esposte al freddo romano, all’ultimo pubblico comizio da Senatore della Repubblica di Berlusconi, mentre l’aula si interessava alla sua sorte. Insomma, al leader di Forza Italia l’ultima parola, mentre al Senato per l’ultima volta il suo nome. Il resto sarà battaglia extra parlamentare, alla pari di Grillo e Renzi. In attesa della prossima campagna elettorale sempre da Via del Pebliscito: da quel posto l’ex presidente del Consiglio ha iniziato a programmare il futuro. Ancora una volta e questa volta non per un nuovo ventennio.

 

 

 

immagine: GenerazioneItalia

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